“L’esigenza dell’uomo di rendere più gradevole e personale l’ambiente dove vive si manifestò già nelle prime abitazioni umane, le caverne, dove sono stati ritrovati disegni e pitture che rappresentano scene di vita quotidiana. La decorazione delle pareti proseguì e si perfezionò parallelamente all’evoluzione dell’uomo e della civiltà. Infatti dipinti murali sono stati rinvenuti nelle abitazioni dei popoli Egizi, Greci, Romani e in seguito presso tutti i popoli dell’Europa.” – Cit. “Trompe l’Oeil, Magia della profondità” Alessandro Pennasilico, pag 5, Demetra
I soggetti della pittura murale sono da sempre stati molto vari, oltre ai dipinti di scene od oggetti legati al culto – quindi a sfondo religioso o simbolico con funzione catechizzante- troviamo squarci di vita e attività quotidiane, oppure semplici decorazioni geometriche o floreali modulari, ritratti di ogni genere ecc… Lo sviluppo di una padronanza più consolidata dell’utilizzo della Prospettiva, affiancata allo studio puntuale e ricercato di luci e ombre, evidenziarono la necessità di copiare nella maniera più accademica e realistica i soggetti da ritrarre sia che fossero protagonisti figurativi della scena stessa oppure scenari architettonici o paesaggistici.
Nasce il trompe l’œil, termine francese che significa “inganna l’occhio”, da tromper, ingannare e l’“oeil”, occhio. La peculiarità di questa tecnica pittorica è quella di dipingere un soggetto in maniera realistica con il tassativo impiego di chiaroscuro evidenziato da una rigorosa ricerca prospettica, in modo tale che la parete bidimensionale di supporto, una volta decorata, appaia all’osservatore come un’illusione ottica tridimensionale che rompe e buca violentemente lo spazio naturale piano del muro, facendo convivere e fondere la finzione dipinta con la realtà.L’osservatore diviene esso stesso protagonista di una scenografia illusoria in bilico tra il reale e l’inganno pittorico.
Indispensabile per eseguire un buon trompe l’œil, eseguire uno studio preliminare delle sorgenti luminose dell’ambiente da decorare, la loro caratteristica, intensità e posizione, poiché il soggetto raffigurato venga percepito come illuminato da quelle stesse fonti di luce.
La tecnica pittorica in questione può essere realizzata anche ad affresco, oltre che a secco utilizzando i colori acrilici o gli acquerelli, a seconda dei gusti, proteggendo la superficie dipinta in fase finale con un protettivo opaco trasparente all’acqua.
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